Un viaggio alla scoperta dei suggestivi castelli del Molise

Un viaggio alla scoperta dei suggestivi castelli del Molise

Da sempre i castelli, nell’immaginario collettivo, evocano luoghi fiabeschi, dimore di re e fortezze per difendersi dagli attacchi nemici. Il Molise, terra poco conosciuta ma immensamente ricca di storia e tradizioni, ospita diversi castelli, tutti di origine medievale. In questo articolo faremo un viaggio alla scoperta dei castelli più belli della “regione che non esiste”, un motivo in più per visitarla e scoprire quanto abbia da offrire.

Il castello di Gambatesa

Castello di Gambatesa
Quella che sorge nel centro storico di Gambatesa, dominando la valle del Tappino, è la tipica fortezza di epoca medievale che, negli anni, è diventata una dimora principesca. Una trasformazione evidente nella sua struttura: la forma quadrata, il basamento e le due torri poste nel lato nord-est, testimoniamo la sua originaria natura difensiva; le finestre, i balconcini e la loggetta, di epoca rinascimentale, hanno addolcito la fortezza rendendola una dimora regale. 
Il castello di Capua a Gambatesa si sviluppa su quattro livelli. Il secondo, quello principesco, è caratterizzato da una serie affascinante di affreschi realizzati intorno al ‘500 da Donato da Copertino. Sono rappresentati scene mitologiche, allegorie, paesaggi incantevoli e pergolati tipici del cinquecento manierista. È possibile visitare tutti i piani della struttura, fino alla terrazza, da cui si può godere di un panorama incantevole che abbraccia l’intero paese fino al lago d’Occhito.


Il castello di Civitacampomarano

Castello di Civitacampomarano

Il castello sorge nella parte alta del paese, in cima ad una collina di arenaria. I primi resti risalgono all’epoca normanna, attorno al 1100, ma è nel 1400 che si tracciò la pianta definitiva: una fortezza di forma quadrangolare con tre torrioni cilindrici. La storia di questo castello è legata a doppio filo con uno degli episodi di tradimento più eclatanti della storia. Durante i conflitti tra Angioini e Aragonesi per la conquista del Regno di Napoli, Paolo di Sangro, capitano di ventura al soldo degli Angioini, in uno dei momenti più delicati del conflitto passò dalla parte degli Aragonesi al grido “Aragona, Aragona!”. Ottenne come ricompensa diverse proprietà, tra cui il castello di Civitacampomarano. L’edificio fortificato è uno dei più suggestivi del Molise ed ha conservato la sua struttura originaria nel corso dei secoli, resistendo a terremoti e smottamenti. Attorno alla struttura c’è un fossato, oggi ricoperto di verde, che serviva a separare il castello dalla cinta muraria. Ciò che colpisce è la presenza di una grande cisterna, realizzata tramite un sistema di grondaie che per mezzo di pendenze studiate nel dettaglio, raccolgono l’acqua e la convogliano. Da qualunque lato o direzione lo si guardi, il castello lascia senza fiato per la sua infinita bellezza e maestosità.

 

Il castello Pignatelli

Castello di Monteroduni

Il castello di Monteroduni, prende il nome “Pignatelli” dall’omonima famiglia che lo ebbe in proprietà dal 1668 al 1806. Di origini longobarde, nel corso dei secoli subì una serie di trasformazioni che ne trasformarono la struttura da tipicamente difensiva a palazzo signorile. Visitandolo si rimane colpiti dal suo aspetto tipicamente rinascimentale e fastoso, ricco di dipinti e maioliche. Al primo piano, quello che in passato era destinato alla servitù, è possibile visitare le cucine in cui sono conservati gli antichi strumenti da lavoro. Il primo piano ospita una grande sala di rappresentanza, sulla cui pavimentazione è impresso lo stemma della famiglia Pignatelli. Al secondo piano sono presenti feritoie e caditoie utilizzate dagli abitanti del palazzo per versare liquidi bollenti sui nemici. I giardini del castello ospitano in estate l’Eddie Lang Jazz Festival e durante l’evento resta aperto al pubblico per le visite.


Castel Monforte

Castello Monforte

A Campobasso, attraversando a piedi le ripide stradine del centro, si giunge sul punto più alto della città: è qui che, ad un’altezza di circa 800 metri sul livello del mare, sorge il castello Monforte. La struttura si presenta come un imponente quadrilatero con torrioni circolari e una grande torre rettangolare, il mastio. Entrando ci si trova dinanzi ad un grande cortile, che in estate ospita rievocazioni storiche, eventi e mostre. Nei sotterranei un tempo venivano ospitate le carceri e presumibilmente il carceriere con la sua famiglia. Attorno al Monforte ruotano varie credenze popolari: si narra che nelle segrete ci fossero una sala delle torture e ben due passaggi segreti, uno che scendeva lungo la collina per arrivare fino al borgo ed una vera e propria via di fuga per fuggire dagli agguati nemici. Gli amanti della natura rimarranno piacevolmente colpiti dal percorso naturalistico che circonda il castello: il parco della via Matris, che tuttavia attualmente versa in stato di abbandono.


Castello d'Alessandro

Castello d'Alessandro Pescolanciano

Il castello di Pescolanciano sorge su una collina rocciosa che sovrasta il paese e il tratturo Castel di Sangro - Lucera. Risale al XII secolo ed ha visto succedersi diverse famiglie fin quando, nel 1500, passò nelle mani di una nobile famiglia napoletana, i d’Alessandro. Al piano terra è possibile visitare la Mostra del Castello nei Castelli e la Mostra delle Ceramiche. Ciò che affascina i visitatori è sicuramente la suggestiva Sala del Trono, dove signoreggia un trono ligneo intarsiato alto più di 2 metri. In estate, gli attuali proprietari aprono al pubblico anche il secondo piano, che conserva i ricordi della famiglia d’Alessandro.


Il castello Svevo

Castello Svevo di Termoli

Il castello di Termoli sovrasta la città vecchia, chiamata dagli autoctoni “paese vecchio”. La caratteristica che lo rende unico è la sua collocazione: si trova infatti su un promontorio a strapiombo sul mare, circondato da antiche mura di cinta. Venne presumibilmente costruito in epoca normanna, attorno all’XI secolo per poi essere ristrutturato nel 1247 da Federico II di Svevia, da cui prende il nome. Nato per difendere il paese, grazie alla sua posizione strategica, ha una pianta quadrata con gli angoli posti in corrispondenza dei punti cardinali ed ha 4 torri cilindriche. Alcuni ambienti ospitano la Galleria d’Arte Comunale, mentre sulla sua sommità è presente la stazione metereologica dell’Aeronautica militare. Ogni castello porta in dote almeno una leggenda, quella di Termoli ruota attorno alla figura del mazz’marill, un fantasmino dispettoso che durante la notte vagava per l’antico borgo, facendo dispetti ai suoi abitanti per poi ritirarsi nel castello.

 

Negli ultimi mesi il tormentone “Il Molise non esiste”, con tanto di hashtag, ha fatto il giro del web, regalando di fatto un’enorme visibilità alla nostra piccola, ma graziosa regione. Ora che conoscete anche i suoi leggendari castelli, avete bisogno di altri motivi per visitarla?




 

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